Schönberg e Stravinsky raccontati da Enzo Restagno

Schönberg e Stravinsky – Storia di un’impossibile amicizia

La storia di un’impossibile amicizia tra due geni della musica, narrata dalla penna di uno dei più apprezzati musicologi italiani. Appuntamento con la musica classica e con due geni che hanno segnato la storia musicale del ‘900 il 26 giugno alle 18 allo Spazio Don Chisciotte.

Enzo Restagno presenta il suo nuovo libro fresco di stampa Schönberg e Stravinsky – Storia di un’impossibile amicizia (Il Saggiatore), in compagnia del critico d’arte Marco Vallora.

Schönberg e Stravinsky, geniali indagatori del suono nel Novecento, rivali nella musica ma capaci di riconoscere i meriti l’uno dell’altro, si incontrarono una sola volta. Accadde nel 1912, alla Krolloper di Berlino, dove sarebbe andata in scena Petruška di Igor Stravinsky seguita, qualche giorno successivo da Pierrot lunaire di Arnold Schönberg presso Choralion Saal. Passarono gli anni e i due divennero, sia pure con caratteristiche diverse, celebrità, ma non si incontrarono mai più. Enzo Restagno, uno dei più apprezzati esperti della musica del Novecento, riparte da quell’unico incontro per narrare le vite dei due compositori, raccontandole attraverso passioni e dolori, amori e tradimenti, fatiche delle prime, creazioni, ripensamenti, esibizioni. E ripercorrendo le loro vicende, restituisce anche un lucido affresco del Novecento, secolo tormentato che ha visto nascere l’età contemporanea.

Le vicende dei due compositori – come spiega la quarta di copertina – si svolsero prima a Vienna, San Pietroburgo, Berlino, Parigi, poi a New York, Los Angeles, nel mondo intero. Su questi scenari antichi e moderni risuonano, come voci di un coro, le testimonianze di Richard Strauss, Busoni, Hofmannsthal, Kandinskij, Zweig, Rilke, Werfel, Thomas Mann, Rimskij-Korsakov, Diaghilev, Debussy, Picasso, Gide, Valery, Auden. Musica, pittura, architettura, poesia e meditazioni religiose si propagano fra queste pagine come echi profondi degli scenari dell’esilio, dell’impatto con nuove realtà sociali, delle persecuzioni razziali, della guerra.

Enzo Restagno, critico e storico della musica, direttore artistico di MiTo, Milano Torino Settembre Musica. È autore di numerosi libri su compositori del Novecento come Luigi Nono, Luciano Berio, Alfred Schnittke, Steve Reich, György Ligeti e Hans Werner Henze. Per il Saggiatore ha scritto Arvo Pärt allo specchio (2006) e Ravel e l’anima delle cose (2009).

Con questo appuntamento la Fondazione Bottari Lattes rinnova il suo impegno nella promozione della musica classica e da camera, protagoniste da quattro anni al festival internazionale Cambi di Stagione che dal 2011 porta a Monforte d’Alba i grandi artisti della scena musicale italiana e straniera.

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