Per il Giorno della Memoria “Chi scriverà la nostra storia”
Gennaio 14, 2020
Domenica 26 e martedì 28 gennaio
Auditorium della Fondazione Bottari Lattes
Via Marconi 16 – Monforte d’Alba
Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Per commemorare il Giorno della Memoria e ricordare i fondamentali temi presenti ne Il Ghetto di Varsavia di Mario Lattes, la Fondazione Bottari Lattes propone al pubblico di giovani e adulti il film documentario Chi scriverà la nostra storia (90 min.), diretto nel 2018 dalla regista americana Roberta Grossman, con le voci narranti di Adrien Brody e Joan Allen. È prodotto da Katahdin Productions e Match & Spark e distribuito da Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema.
Doppia la proiezione in programma a Monforte d’Alba all’auditorium della Fondazione Bottari Lattes (via Marconi 16): domenica 26 gennaio per il pubblico, alle ore 17.30, preceduta da una introduzione del professore Valter Boggione (ingresso gratuito fino a esaurimento posti); martedì 28 gennaio alle ore 9.30 per gli studenti delle scuole di Monforte d’Alba, Barolo e La Morra, con una introduzione della professoressa Eva Vitali.
La proiezione è organizzata con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino in collaborazione con il Comune di Monforte d’Alba, l’Unione di Comuni Colline di Langa e Del Barolo, l’Istituto Comprensivo di La Morra.
Chi scriverà la nostra storia, basandosi sul saggio Who will Write our History? di Samuel D. Kassow, racconta le vicende dello storico Emanuel Ringelblum che realizzò, in segreto, all’interno del ghetto di Varsavia, un archivio che si è poi rivelato uno dei più importanti relativi all’Olocausto. Attraverso le voci della tre volte candidata all’Oscar Joan Allen e del premio Oscar Andrien Brody, il film rende omaggio alla determinazione di uomini e donne che hanno permesso di creare la più grande raccolta di testimonianze oculari scampate alla guerra, un archivio ora diventato patrimonio dell’Unesco.
Nel novembre del 1940 Varsavia si appresta a vivere una delle pagine più dolorose della storia dell’umanità: 450mila ebrei vengono rinchiusi nel ghetto e sono sottoposti a terribili vessazioni. Lo storico Emanuel Ringelblum, segregato egli stesso nel ghetto, riunisce un gruppo segreto, lo Oyneg Shabes (“la gioia del Sabato”, in yiddish), composto da giornalisti, ricercatori e capi della comunità, per combattere le menzogne e la propaganda degli oppressori con carta e penna anziché con le armi e la violenza. Il gruppo commissiona diari, saggi, storie, poesie e canzoni, raccoglie clandestinamente i manoscritti delle vittime della persecuzione polacca e documenta le atrocità con testimonianze oculari durante l’occupazione nazista e fino alla rivolta del ghetto, riuscendo a far arrivare fino a Londra i resoconti sugli stermini compiuti dai tedeschi. Mentre i treni deportavano ebrei verso le camere a gas di Treblinka e il ghetto veniva distrutto dalle fiamme, il gruppo clandestino riuscì a seppellire 60.000 pagine di scritti e immagini nella speranza che l’archivio sopravvivesse alla guerra e alla loro stessa fine.
Dalle sessanta persone originarie del gruppo Oyneg Shabes ne sono rimaste in vita dopo la guerra solo tre, fra cui Rachel Auerbach, figura centrale del film, sopravvissuta alla caduta del ghetto, dove si dedicava non solo all’esercizio della critica in campo artistico ma anche a una mensa per i poveri, e che ha dedicato la propria vita alla conservazione del ricordo.
Chi scriverà la nostra storia intreccia immagini dei testi d’archivio e materiali d’epoca con nuove interviste e rari filmati arricchiti da ricostruzioni storiche, che permettono allo spettatore di essere trasportato all’interno del ghetto e delle vite dei coraggiosi combattenti della resistenza.
Roberta Grossman, nata nel 1959, è regista e sceneggiatrice statunitense. I suoi documentari spaziano dalle indagini sulla giustizia sociale a soggetti storici con particolare attenzione alla storia ebraica. I suoi lavori raccontano storie di persone comuni che realizzano gesti straordinari in nome della giustizia: dalla storia della poetessa ungherese Hannah Senesh, catturata dai nazisti mentre cercava di salvare ebrei durante la Seconda guerra mondiale, all’eroica nascita dell’aviazione israeliana nel 1948, al documentario sull’avvocato per i diritti delle donne Gloria Allred. Pluripremiata, ha scritto, diretto e prodotto più di quaranta ore di cinema e televisione.
Info: 0173.789282 – organizzazione@fondazionebottarilattes.it
Nota stampa
Il Giorno della Memoria alla Fondazione Bottari Lattes: i commenti della presidente di Fondazione Bottari Lattes Caterina Bottari Lattes, del Sindaco di Monforte Livio Genesio e degli insegnanti
30 gennaio 2020. In occasione del Giorno della Memoria la Fondazione Bottari Lattes ha proposto la visione del film di Roberta Grossman “Chi scriverà la nostra Storia”. Si è trattato di un doppio appuntamento che ha coinvolto dapprima il pubblico (domenica 26 gennaio), introdotto da una riflessione del critico letterario Valter Boggione. In una seconda giornata (martedì 28 gennaio) lo stesso film è stato presentato ai ragazzi delle scuole medie di Monforte d’Alba, Barolo e La Morra.
Gli studenti hanno partecipato con grande partecipazione e hanno rivolto domande alla Professoressa Eva Vitali, rappresentante della Comunità Ebraica di Torino, che ha introdotto il film e sollecitato riflessioni di grande interesse.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, con il patrocinio della Comunità Ebraica di Torino e con la collaborazione del Comune di Monforte d’Alba, dell’Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e dell’Istituto Comprensivo di La Morra.
Barbara D’Andria, docente, illustra: “I ragazzi erano commossi ed entusiasti, per loro è stata un’esperienza formativa veramente importante. La considero la nostra pietra d’inciampo! A scuola abbiamo continuato la discussione sfogliando un libro ricco di testimonianze e foto dei campi di concentramento e il silenzio e l’attenzione hanno dimostrato che dentro di loro qualcosa rimarrà. Grazie per la bella esperienza, perfetta per le classi terze”.
A intervenire è Caterina Bottari Lattes, presidente Della Fondazione, che evidenzia: “Una sciagura come quella della Shoah non deve essere dimenticata. Per questo, essendo riuscita a trovare “Chi scriverà la nostra storia” di Roberta Grossman, ho deciso di farlo proiettare in Fondazione sia per gli adulti, sia per i ragazzi delle medie. Sono convinta che i ragazzi siano in grado di capire argomenti come questo se li si presenta nel modo giusto, come è stato fatto dalla professoressa Eva Vitali, consigliata dal presidente della Comunità Ebraica di Torino, Dario Disegni. I ragazzi infatti hanno reagito bene, come prevedevo: hanno mostrato interesse e ne hanno poi parlato a scuola. Ringrazio le insegnanti per quanto hanno fatto. È importante lavorare su questo argomento, come su altri. Come presidente della Fondazione Bottari Lattes ringrazio anche i sindaci di Monforte, Novello, La Morra e Barolo”.
Soddisfatto e commosso per la buona riuscita della commemorazione è il sindaco di Monforte Livio Genesio, che conclude: “Sensibilizzare i nostri giovani trattando di memoria è indispensabile affinché alcuni atti indescrivibili e disumani vadano a cadere nel futuro. L’attenzione dimostrata dagli studenti è stata a dir poco lodevole, dunque ringrazio profondamente la Fondazione Bottari Lattes e gli organizzatori dell’evento, poiché hanno saputo cogliere l’importanza del lavoro sull’argomento. Parlare di memoria è, al contempo, parlare di attualità. Se ognuno di noi cercasse di fare del proprio meglio per fare tesoro di quello che la storia ci ha insegnato, allora guerre, carestie, lotte intestine, illegalità e altro sarebbero cancellate in un batter d’occhio”.
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