Incontro sulla fotografia musicale con Guido Harari e Enrico Remmert

Incontro sulla fotografia musicale con Guido Harari e Enrico Remmert

Vedere la musica. Ascoltare le immagini.

Lo scrittore Enrico Remmert conversa con il fotografo Guido Harari

in occasione della mostra di ritratti rock “Wall of Sound 10”


Martedì 28 novembre 2017, ore 18.30

Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes
Via della Rocca 37b, Torino

La musica non è solo suono, è anche immagine. Senza la fotografia, che immortala il linguaggio del corpo e il look degli artisti, trasmettendone il magnetismo e lo slancio vitale attraverso lo sguardo del fotografo, non potremmo cogliere appieno l’essenza di musicisti e performer. Ma come si vede la musica? O meglio, come si ascoltano le immagini? Come può uno scatto raccontare davvero un artista, coglierne il percorso e la poetica? Guido Harari cercherà di rispondere a queste domande illustrando la sua quarantennale carriera di fotografo rock, chiacchierando insieme con lo scrittore Enrico Remmert nell’incontro di martedì 28 novembre alle ore 18.30 allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes (via della Rocca 37b, Torino). La conversazione sarà un viaggio nel mondo della musica, della fotografia e delle intersezioni possibili e impossibili tra queste due arti. L’occasione è la mostra Wall of Sound 10 che Harari presenta allo Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes fino al 24 dicembre.

Tra i fotografi italiani più apprezzati e conosciuti all’estero, capace di raccontare i grandi artisti in un solo scatto, Guido Harari ha collaborato con artisti del calibro di Fabrizio De André, di cui è stato uno dei fotografi personali, Lou Reed, Giorgio Gaber, Bob Dylan, Vinicio Capossela, Kate Bush, Vasco Rossi, Peter Gabriel, Enzo Jannacci e molti altri. Le sue immagini colgono gli artisti su set spesso improvvisati, in atteggiamenti inusuali, espressioni talvolta inattese, da cui emerge in maniera immediata la loro personalità. In molti casi la vera molla di tutto si conferma una complicità autentica tra il fotografo e il suo soggetto. Sono ritratti che esprimono l’approccio umanistico e umanizzante che muove il lavoro di Harari, la sua cifra stilistica.

Così Carlo Petrini ha ben sintetizzato lo sguardo di Harari sulla musica: «Dietro ogni scatto c’è una storia, una storia di volti che abbiamo mitizzato e che Guido ha saputo cogliere con spontaneità e leggerezza, garbo ed eleganza, tratti che rappresentano la sua cifra stilistica» (La Repubblica di Torino).

Di Harari Lou Reed ebbe a dire: «Sono felice di farmi fotografare da Guido. So che le sue saranno immagini musicali, piene di poesia e di sentimento». E Laurie Anderson ha aggiunto: «La sua è davvero una fotografia da Kamikaze, molto diversa da quella di un paparazzo. Perché si tratta di autentica collaborazione. Guido non vuole rubarti nulla, ma piuttosto provare ad andare oltre l’apparenza delle cose».

 

Wall of Sound 10 di Guido Harari

Spazio Don Chisciotte della Fondazione Bottari Lattes (via della Rocca 37b, Torino)

Fino domenica 24 dicembre 2017 – Ingresso libero

Orario: da martedì a sabato ore 10,30-12,30 e ore 15-19

La mostra è accompagnata dal relativo catalogo formato LP (prezzo: 20 euro).

Tra i ritratti esposti in mostra: Laurie Anderson, David Bowie, Jeff Buckley, Kate Bush, Vinicio Capossela, Nick Cave, The Clash, Leonard Cohen, Paolo Conte, David Crosby, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Bob Dylan, Brian Eno, Giorgio Gaber, Peter Gabriel, John Lee Hooker, Iggy Pop, B.B. King,, Kinks, Bob Marley, Joni Mitchell, Ennio Morricone, Jimmy Page (Led Zeppelin), Pink Floyd, Queen, Lou Reed, R.E.M., Vasco Rossi, Jimmy Scott, Compay Segundo, Bruce Springsteen, Rolling Stones, Patti Smith, Robert Smith (Cure), Caetano Veloso, Rufus Wainwright, Tom Waits, Frank Zappa.

Info: Fondazione Bottari Lattes | 011.19771755-1 | segreteria@spaziodonchisciotte.it

WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes

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GUIDO HARARI | guidoharari.com

Ispirato dai grandi fotografi degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Harari si è affermato nei primi anni Settanta come fotografo ritrattista e critico musicale, collaborando con numerose riviste e case discografiche. Da allora ha allargato il suo tiro d’azione al reportage, alla fotografia pubblicitaria e di moda e al progetto grafico dei suoi libri.

Ha firmato numerose copertine di dischi e reportage di tournée per artisti di fama internazionale come Kate Bush, David Crosby, Dire Straits, Duran Duran, Bob Dylan, Peter Gabriel, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Michael Nyman, Lou Reed, Santana, Simple Minds, Frank Zappa, oltre ad artisti italiani come Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Fabrizio De André, Gianna Nannini, Luciano Pavarotti, PFM e Vasco Rossi.

Ha pubblicato diversi libri, tra cui Fernanda Pivano. The Beat Goes On (2004), Wall Of Sound (2007), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Giorgio Gaber. L’illogica utopia (2010), Vinicio Capossela (2012), Tom Waits (2012), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015).

Il suo lavoro è stato oggetto di molte mostre. Le più recenti da Snap Galleries, a Londra (Kate Bush, 2014), al Ravello Festival (Sonica, 2015), al Rockheim Museum in Norvegia (Wall Of Sound, 2016/17), all’Art Bermondsey Project Space, a Londra (The Kate Inside, 2016).

Nel 2011 ha aperto la sua galleria fotografica ad Alba, Wall Of Sound Gallery, focalizzata sull’immaginario della musica. Numerose le mostre organizzate di autori importanti come Art Kane (Who, Joplin, Dylan, Doors, ecc.), David Burnett (Bob Marley), Gered Mankowitz (Jimi Hendrix, Rolling Stones), Merri Cyr (Jeff Buckley), Masayoshi Sukita (Bowie), Joe Alper (Dylan), Frank Stefanko (Springsteen) e altri ancora.

Dal 2011 Wall Of Sound ha cominciato ad operare anche come casa editrice, pubblicando i cataloghi delle proprie mostre. Nel 2015, attraverso un crowdfunding indipendente, Wall Of Sound ha pubblicato con grande successo internazionale il suo primo volume in tiratura limitata, The Kate Inside, dedicato alle fotografie di Kate Bush, realizzate da Guido Harari per l’artista tra il 1982 e il 1993. A novembre 2017 è uscito un nuovo volume internazionale in tiratura limitata, Bruce Springsteen. Further Up The Road, con le fotografie scattate a Bruce Springsteen dall’americano Frank Stefanko nell’arco di quarant’anni anni, dal 1978 al 2017.

 

 

ENRICO REMMERT | enricoremmert.com

Enrico Remmert è nato nel 1966 a Torino. Per Marsilio ha pubblicato: il romanzo d’esordio Rossenotti (1997), La ballata delle canaglie (2002), Strade bianche (2010) e il recente La guerra dei Murazzi (2017), una raccolta che prende il titolo da uno dei racconti ambientato a Torino.

È tradotto in una decina di lingue, tra cui inglese, francese, tedesco, olandese, russo, ebraico e bulgaro.

Insieme a Luca Ragagnin, ha curato una trilogia dedicata a Bacco, Tabacco e Venere, pubblicata da Marsilio: Elogio della sbronza consapevole (2005); Elogio dell’amore vizioso (2006) e Smokiana (2007). Sempre con Ragagnin ha scritto: Il viaggio semiasciutto di Ulisse il pesce volante (Edizioni BD, 2010); L’acino fuggente – Sulle strade del vino tra Monferrato, Langhe e Roero (Laterza, 2013).

Traduttore dall’inglese ha collaborato con quotidiani e riviste (La Stampa, Rolling Stone, GQ, Slowfood, Satisfiction), programmi tv (Camera Cafè, Masters of Magic, Cartoon Magic, Make It Your Race) e case di produzione (firmando spot e alcuni film, tra cui Aspettando il sole di Ago Panini). Ha messo in scena spettacoli con Assemblea Teatro, Crab Teatro e con il Teatro della Tosse di Genova, tra cui 2984, adattamento scenico di 1984 di George Orwell.

In La guerra dei Murazzi racconta quattro storie e le esistenze numerosi personaggi: un buttafuori albanese, una ragazza cubana, un parrucchiere giapponese, un gruppo di hooligan inglesi, due serbi allevatori di cani, e tanti altri. Parla di esistenze minime e trascurabili, come quelle di tutti, mostrando il punto in cui, per una volta nella vita, diventano incandescenti.

 

 

 

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Info: Fondazione Bottari Lattes | 011.19771755-1 | segreteria@spaziodonchisciotte.it

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