La lingue scandinave protagoniste della IV edizione del Premio Mario Lattes per la Traduzione

La lingue scandinave protagoniste della IV edizione del Premio Mario Lattes per la Traduzione

PREMIO MARIO LATTES PER LA TRADUZIONE, APERTO IL BANDO PER PARTECIPARE ALLA QUARTA EDIZIONE

Quest’anno il premio è dedicato alle lingue scandinave. Iscrizioni aperte fino al 19 gennaio 2026.

Scarica qui il bando.

Il traduttore letterario è colui che mette in gioco

tutto se stesso per tradurre l’intraducibile”

Italo Calvino

 

Si apre la quarta edizione del Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, l’iniziativa della Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno, dedicata a Mario Lattes, figura internazionale che ebbe sempre a cuore l’importanza dell’attività traduttiva, intesa come mezzo fondamentale per conoscere nuove culture e autori.

Dopo l’esordio del Premio nel 2020, che ha avuto come protagonista lingua araba, e le edizioni successive, che hanno visto al centro la lingua cinese e quella ispano-americana contemporanea, quest’anno la giuria ha individuato le lingue scandinave: sullo sfondo delle differenze istituzionali che le distinguono, queste presentano tra di loro forti affinità e sono legate indissolubilmente tra loro per storia, ambiente geografico, clima e immaginario. Il bando, in scadenza il 19 gennaio 2026, è aperto alle opere di narrativa contemporanea tradotte ed edite in Italia nel corso del 2024 e del 2025.

La selezione delle opere si articola in due fasi: in un primo momento la Giuria stabile, tenendo conto della capacità del traduttore di rendere in italiano la qualità letteraria del testo, indica tre romanzi finalisti. Successivamente, una Giuria specialistica esperta della lingua in oggetto, valuta a sua volta la terzina, decretando il nome del vincitore o della vincitrice.

Fanno parte della Giuria stabile i traduttori e i docenti: Anna Battaglia (ha insegnato Lingua francese all’Università di Torino e tradotto, tra le diverse opere, Oiseaux di Saint-John Perse), Melita Cataldi (è stata docente di Letteratura anglo-irlandese all’Università di Torino, ha tradotto tra gli altri, testi dall’antico irlandese, W.B. Yeats e poeti del Novecento come Hutchinson e Heaney), Mario Marchetti (traduttore di lungo corso dal francese e dall’inglese per le case editrici Einaudi e Bollati-Boringhieri, presidente del Premio Italo Calvino, autore di saggi e recensioni), Antonietta Pastore (scrittrice e traduttrice dal giapponese, a lei si deve la traduzione di numerose opere di Haruki Murakami e autori come Soseki Natsume, Kobo Abe, Yasushi Inoue).

Gli esperti di lingue scandinave che in questa quarta edizione compongono la Giuria specialistica, sono Daniela Marcheschi, Lorenzo Lozzi Gallo e Franco Perrelli. I nomi dei tre traduttori finalisti saranno resi noti a mezzo stampa entro la fine del mese di maggio 2026. Il nome del traduttore vincitore sarà annunciato nel corso della premiazione che si svolgerà sabato 27 giugno al Castello di Perno (Cn). In palio, un premio di 3.000 Euro.

Il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, è realizzato dalla Fondazione Bottari Lattes in collaborazione con l’Associazione Castello di Perno, con il sostegno di Regione Piemonte.

 

Biografie giurati

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