Incontro con l’artista GEC ART su “Wine in progress”
Incontro con l’artista GEC ART su “Wine in progress”
Con Mario Guglielminetti, Livio Genesio e i ragazzi di Yepp Langhe
Restituzione alla cittadinanza dei risultati dell’opera di arte pubblica open air
realizzata dallo street artist grazie alla Fondazione Bottari Lattes e al Progetto europeo ETI
Venerdì 26 novembre 2021, ore 18
Teatro comunale di Monforte d’Alba (Via della Chiesa 3)
www.fondazionebottarilattes.it – www.eti-europe.eu
Con il progetto artistico “Wine in progress”, promosso dalla Fondazione Bottari Lattes nell’ambito del Progetto europeo ETI, lo street artist GEC ART ha creato un’opera di arte pubblica open air e digitale al tempo stesso, a impatto sostenibile, realizzata insieme alla collettività, per celebrare il territorio Patrimonio Unesco di Langhe e Roero, tra memoria e innovazione.
GEC ART incontrerà la cittadinanza e la comunità che ha partecipato al progetto in un appuntamento pubblico di restituzione venerdì 26 novembre 2021 alle ore 18 al Teatro comunale di Monforte d’Alba. A raccontare la nascita e gli sviluppi dell’opera, il lavoro e il coinvolgimento dei cittadini ci saranno anche Mario Guglielminetti della Fondazione Bottari Lattes, il sindaco di Monforte d’Alba Livio Genesio e le ragazze e i ragazzi di Yepp Langhe.
L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, con Green Pass. Prenotazione non obbligatoria ma consigliata: organizzazione@fondazionebottarilattes.it 0173/78.92.82.
L’incontro sarà trasmesso in streaming sulla pagina FB della Fondazinone Bottari Lattes.
Nella prima fase della realizzazione di “Wine in progress”, Gec Art aveva chiamato a raccolta, attraverso i social Facebook e Instagram, giovani e adulti, nipoti e figli, affinché aprissero gli album fotografici di famiglia alla ricerca delle immagini dei nonni ambientate nelle vigne e nelle cantine nelle Langhe e nel Roero. Dal materiale ricevuto Gec Art aveva selezionato diverse fotografie di cui aveva realizzato due poster di grandi dimensioni, interamente dipinti a mano, che nel mese di luglio ha applicato sui muri di Monforte d’Alba: uno in Piazza Fratelli Vola, l’altro in Via Roddino. Il trascorrere del tempo e gli agenti atmosferici, nel frattempo, hanno interferito e agito sulle opere, facendole via via deteriorare fino a farle scomparire, ma non annullando la loro presenza, il loro ricordo e la forza, che invece è continuata online. Infatti, il pubblico, una volta che l’opera è stata realizzata, è stato invitato a scattare la propria fotografia e a dirottarla nel mondo digitale attraverso Facebook e Instagram, per fare vivere nel tempo il progetto artistico e la riflessione che porta con sé sulle radici e sul legame con la terra e le tradizioni, al fine di non perdere la memoria collettiva del territorio. Allo stesso tempo “Wine in progress” intende essere anche documento storico, per tracciare una linea temporale immaginaria che parte dalla fotografia di fine ‘800 in bianco e nero e arriva al digitale usa e getta postato sui social di oggi.
Il poster in Piazza Fratelli Vola, davanti alle scuole, era tratto da una foto di famiglia ambientata a Castagnole delle Lanze alla fine degli anni Settanta. Lo scatto era stato scelto perché in quel periodo il lavoro in vigna era ancora a conduzione famigliare, nonostante iniziasse a svilupparsi il florido periodo bel boom vitivinicolo. Ritrae due lavoratori che, in piedi, in una breve pausa dalle fatiche della vigna, davanti a un carretto dalle grosse ruote in legno carico di tino, si versano l’un l’altro un bicchiere di vino. «È un attimo di vita quotidiana che dura pochi istanti, ma che riesce a raccontare tutto – spiega Gec Art –. Inoltre i due personaggi hanno posizioni molto affascinanti, soprattutto quello di sinistra con il suo cappello e la sigaretta, e abbigliamenti tipici dei lavoratori di quegli anni. Ho scelto la location vicino alla scuola così anche i bambini potranno vedere i loro “nonni”».
Il poster in Via Roddino, la via di ingresso al paese, era tratto da una immagine proveniente da un collezionista di fotografie antiche del territorio, ed è datata tra fine Ottocento e inizio Novecento. Mostra come il lavoro in campagna fosse una questione di famiglie e di comunità. Quattordici lavoratori si aiutano accanto a una grossa trebbia in legno durante il periodo della mietitura. «Questa immagine non è legata alle fasi del vino – commenta Gec Art – ma l’avevo scelta perché, durante mio percorso di conoscenza del territorio attraverso le tante foto ricevute, ho scoperto che un secolo fa non si lavorava solo nelle vigne, esistevano tantissimi campi, non solo filari di viti, si seminava, si mieteva il grano, si svolgevano diversi lavori agricoli non necessariamente legati al settore vinicolo, che fu un settore che venne sfruttato solo negli ultimi sessant’anni. Mi interessava far emergere il fatto che ciò che oggi vediamo in Langa è legato a un periodo breve e recente e ho sentito la forte necessità di rendere omaggio a tutta l’agricoltura in senso ampio, vero motore del territorio prima della grande esplosione turistica vitivinicola degli ultimi anni».
GEC ART, pseudonimo di Giacomo Bisotto, è nato nel 1982 a Cuneo e vive e lavora a Torino. Nel 2007 si laurea in Architettura per Ambiente e paesaggio al Politecnico di Torino. Il suo lavoro si fonda principalmente sull’utilizzo del web al fine di coinvolgere il pubblico in prima persona, senza il quale ogni sua opera non potrebbe esistere. Gli inviti alla partecipazione attiva rivolti allo spettatore nascono sui social network e indagano temi quali il lavoro, la comunicazione pubblicitaria, il consumo consapevole, le lotte di classe, il gioco. La loro riuscita dipende esclusivamente dalla risposta del pubblico e dal grado di interesse che ciascun progetto riesce a smuovere in rete. Il risultato sono opere spesso realizzate nello spazio urbano, immagini o installazioni ambientali ironiche e drammatiche, in grado di coinvolgere un pubblico trasversale tramite un linguaggio sintetico ed immediato. Gec ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero. Le sue esposizioni più recenti includono: “Schermi delle mie brame”, Triennale di Milano, Milano, Italia (2014); “Cala la notte”, Biblioteca Civica Museo Mart, Rovereto, Italia (2013); “Epidemic happiness”, Biennale di Architettura di Venezia, Venezia, Italia (2012).
Il Progetto europeo ETI (Expérimenter une Transformation Institutionnelle – Sperimentare una Trasformazione Istituzionale www.eti-europe.eu) è promosso in Italia dalla Fondazione Bottari Lattes con il patrocinio del Comune di Monforte d’Alba e in collaborazione con: Yepp Langhe, Museo Colonnello Martina e Biblioteca Civica di Monforte d’Alba, Monforte Tourist Office, WiMu-Wine Museum, Barolo & Castles Foundation, Alliance Française Torino, BJCEM-Biennale des jeunes créateurs de l’Europe et de la Méditerranée.
Gli altri tre partner europei sono: ente capofila Ecole Nationale d’Art di Parigi (Francia; www.enda.fr); Idensitat di Barcellona (Spagna; www.idensitat.net); Minitremu di Târgu Mureș (Romania; www.facebook.com/Minitremu).
Info: organizzazione@fondazionebottarilattes.it – 0173/78.92.82
WEB fondazionebottarilattes.it | FB Fondazione Bottari Lattes | TW @BottariLattes | YT FondazioneBottariLattes | IG fondazione_bottari_lattes
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