Omaggio a Patrik Modiano, vincitore del premio La quercia 2012
La Fondazione Bottari Lattes rende omaggio a Patrick Modiano, vincitore nel 2012 del Premio Bottari Lattes Grinzane con Dora Bruder (Guanda).
Premio Nobel per la Letteratura 2014, definito dal segretario permanente della Reale accademia svedese Peter Englund come il “Proust del nostro tempo”.
Autore prolifico di quasi quaranta romanzi, allievo di Raymond Queneau.
Allo scrittore francese Patrick Modiano la Fondazione Bottari Lattes dedica una serata di approfondimento per rendere omaggio all’autore che il 10 dicembre in Svezia riceverà la massima onorificenza in ambito letterario e che nel 2012 aveva ottenuto il Premio Bottari Lattes Grinzane per il romanzo Dora Bruder, uscito per Guanda nel 2004 e ripubblicato nel 2011 dalla stessa casa editrice.
L’appuntamento è per mercoledì 26 novembre 2014 alle ore 21 al Circolo dei lettori di Torino (Palazzo Graneri della Roccia, Via Bogino 9). A raccontare i suoi romanzi, a ripercorrere la sua vita e a illustrare la sua poetica e il suo stile saranno Paolo Mauri, critico letterario e storico della letteratura, e Stas’ Gawronski, giornalista, autore del programma letterario Cult Book su Rai 5.
Il pubblico potrà così di approfondire la figura dello scrittore sessantanovenne che ha dedicato la sua vita letteraria alla ricerca di una identità perduta, affidandosi a uno stile inconfondibile, caratterizzato da un fraseggio secco e spezzato, asciutto e allo stesso tempo trascinante. E che nei suoi romanzi si sofferma sui temi e soggetti a lui più cari: la memoria, l’oblio, Parigi e la guerra, il nazismo e l’occupazione, la deportazione degli ebrei, il senso dell’identità e il senso della colpa, persone ordinarie travolte da eventi straordinari.
Anticipando il Premio Nobel per la Letteratura, il Premio Bottari Lattes Grinzane ha confermato la validità delle sue scelte culturali che mirano a segnalare all’attenzione del grande pubblico italiano numerosi autori contemporanei nazionali e internazionali.
Non nasconde la propria soddisfazione il presidente del Premio, Adolfo Ivaldi
Il mondo editoriale e della letteratura in genere è rimasto spiazzato dall’attribuzione del Nobel a Modiano. Non i componenti della giuria del Premio Bottari Lattes Grinzane presieduta dal professor Giorgio Barberi Squarotti, che nel 2012 avevano scelto proprio lui con il romanzo Dora Bruder quale vincitore, mettendo in risalto la grandezza e lo spessore culturale dello scrittore francese, preferito tra una rosa di nomi prestigiosi
Nel romanzo Dora Bruder, ambientato negli anni Quaranta, Patrick Modiano cerca di ricostruirne la vita e i motivi che hanno spinto Dora, ragazza parigina di quindici anni, a scappare dalla casa dei genitori. Cerca di immaginare le sue giornate nel periodo della fuga. E a poco a poco ricompone la storia dei Bruder: la nascita della ragazza, le origini dei genitori, i loro trasferimenti, l’ultimo domicilio della famiglia. Modiano segue l’ombra di Dora per le vie dei quartieri periferici, degli hotel e dei cinema chiusi da tempo, che hanno vissuto la guerra e conosciuto l’occupazione. Fino a quando, otto mesi dopo la fuga, Dora verrà deportata ad Auschwitz.
Per questo libro Patrick Modiano ricevette nel 2012 il Premio Bottari Lattes Grinzane per la sezione La Quercia, dedicata a Mario Lattes (pittore, editore e scrittore, scomparso nel 2001) e riservata a un’opera di un autore affermato, dimostratasi nel corso del tempo meritevole di apprezzamento di critica e di pubblico.
Questa la motivazione di Paolo Mauri (membro della Giuria del Premio Bottari Lattes Grinzane 2012):
È un romanzo molto singolare. Tutto muove da un annuncio, letto dall’autore su un vecchio giornale del1941, in cui si chiedevano notizie di una ragazza di quindici anni: Dora Bruder, appunto. “Inviare eventuali informazioni”, concludeva l’annuncio, “Ai coniugi Bruder, boulevard Ornano 41, Parigi”. In una intervista al Magazine Littéraire dell’ottobre 2009 – tradotta in italiano in margine a “Riduzione di pena” (Lantana Editore) – Modiano ha detto: “La motivazione, la pulsione a scrivere, per me è partire sempre da una scomparsa, costruire una ricerca a partire da là”. Il nome di Dora Bruder figura nel “Memoriale” di Serge Klarsfeld, che è un elenco dei deportati della Shoah. Anche Modiano (nato nel 1945) è di famiglia ebraica: una famiglia povera e presto sfasciata. Incrociando il fantasma di Dora Bruder evoca il fantasma di se stesso in un avvincente gioco in apparenza fatto di nulla. La scrittura di Modiano, che ha alle spalle oltre quaranta anni di attività letteraria, cerca di catturare il senso della vita e delle cose che accadono disponendo quasi una partitura musicale. Il suono dei giorni che passano, l’ombra delle figure umane.
Il Premio Nobel per la Letteratura gli è stato assegnato il 9 ottobre 2014 «per l’arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e svelato la vita reale durante l’Olocausto», spiega la motivazione della Reale accademia svedese.
Patrik Modiano
Patrick Modiano, nato a Boulogne-Billancourt nel 1945, è uno dei più importanti narratori francesi. Ha esordito nel 1968 con La place de l’étoile. Nel 1978 ha vinto il Goncourt con Rue des boutiques obscures. È autore di numerosi romanzi e racconti, tra cui, tradotti in italiano, Dora Bruder (Guanda), Sconosciute (Einaudi, 2004), Bijou (Einaudi, 2005), Un pedigree (Einaudi, 2006) e Nel caffè della gioventù perduta sempre (Einaudi, 2010), Fiori di rovina (Lantana, 2012) e L’orizzonte (Einaudi, 2012). A dicembre uscirà per Einaudi il penultimo romanzo L’erba delle notti, mentre la sua più recente opera, Pour que tu ne te perdes pas dans le quartier (2014) sarà pubblicata in Italia nel 2015 sempre da Einaudi.
È autore di sceneggiature per registi come Louis Malle (Cognome e nome: Lacombe Lucien), Patrice Lecomte (Il profumo di Yvonne), Jean-Paul Rappenau (Buon viaggio).
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